Oasi WWF Bosco del Lago

CASTELLO D’ANNONE

Bosco secolare incassato tra le colline, facente parte di un biotopo boschivo di circa 40 ettari circondato da coltivazioni, ad andamento di ferro di cavallo, percorso da un piccolo rio, impaludato nella parte più bassa, mentre il versante opposto racchiude uno stagno formatosi a seguito di un antico smottamento, alimentato da una sorgente perenne, racchiuso nel fitto della boscaglia. Relitto della vegetazione originale delle colline astigiane, scampato alla distruzione antropica, per merito della famiglia del proprietario, che lo ha custodito per generazioni. La specie dominante è la farnia (Quercus robur) di cui esistono esemplari giganteschi, alcuni dei quali si stima superino i due secoli di vita, a volte “scalati” da edera il cui fusto colonnare denota un’età altrettanto venerabile, accompagnati da rovere (Quercus petraea), cerro (Quercus cerris) carpino bianco (Carpinus betulus), secondo il classico climax a querco-carpinetum, ormai quasi cancellato in tutta la provincia di Asti. Nel cuore del bosco era presente esemplare di faggio (Fagus sylvatica) tipico relitto glaciale, che aveva oltre 200 anni. Crollato in anni recenti alla sua base stanno crescendo alcuni piantini nati dai suoi semi. Il sottobosco è quasi inesistente in estate, poiché le foglie degli alberi il passaggio della luce al suolo, mentre in primavera è un tappeto di fioriture estese di varie specie di anemoni e ranuncoli, che seguono i bucaneve e il campanellino bianco, e poi il dente di cane, i mughetti, la polmonaria, ecc. La fauna è ancora in parte da investigare, ma è evidente un’importante presenza animale, compresa quella anfibia, favorita dalla presenza di zone umide integre: vi sono certamente il capriolo, tasso, la volpe, varie specie di roditori, parecchi rapaci che lasciano le loro borre in quantità, molti uccelli canori nidificanti, rettili e una ricca entomofauna, il cui sviluppo è favorito dalla lettiera depositata da secoli e dalla presenza di tronchi caduti, in varie fasi di disfacimento. Sono state censite oltre 60 specie di uccelli e sono state svolte ricerche sui lepidotteri, con la scoperta di specie molto rare di microlepidotteri, alcuni tipici di zone montane. Una tesi di laurea sui coleotteri Carabidae, importanti indicatori ecologici, ha evidenziato numerose specie, tra cui alcune molto rare e localizzate.

VISITE: Sono consentite solo per gruppi di minimo 8 persone guidati da personale del WWF.

È possibile visitare l’Oasi su prenotazione o in occasione di eventi programmati.
Contattateci per ricevere informazioni e visitate il sito per rimanere aggiornati sulle iniziative proposte.

INDIRIZZO: loc. Poggio, presso Cascina Lago – Castello d’Annone (AT)

ORARI DI APERTURA: L’Oasi è aperta solo su prenotazione o secondo un calendario eventi.

 

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